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Il nome prima di ogni altra cosa.


Nelle ultime settimane abbiamo assistito a quello che possiamo definire "il caso Metal Gear Survive". Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando farò una breve sintesi: in buona sostanza Metal Gear Survive eredita il nome di una consolidata serie di videogiochi (Metal Gear Solid) nonostante non abbia al suo interno nulla che si possa ricollegare ai precedenti titoli. A causa di ciò son piovute critiche da ogni angolo per il nuovo gioco che ancor prima di uscire si è ritrovato sulle spalle una fama pessima.

Aberrante. È questo ciò che mi viene spontaneo pensare. Un avvenimento aberrante. A quanto pare un nome conta più di ogni altra cosa, non può esistere che il gioco sia anche bello, il gioco va discriminato a priori perché ha un nome particolare, un nome che non piace, un nome non adatto. 
È palese che Metal Gear Survive sia una mossa di marketing per far si che il gioco non si perda nei migliaia di titoli che ogni anno escono, ma la domanda che bisogna porsi è: perché? Perché criticare un nome? Tocca una saga rinomata? E dove sarebbe il problema? Perché denigrare il lavoro che c'è dietro a causa del titolo? Perché non provarlo? È mai possibile che i videogiocatori siano caduti così in basso?

Evidentemente il nome viene prima di tutto, il lavoro che ci sta dietro non conta nulla, così come la possibile fantastica esperienza videoludica che ci potrebbe regalare,  ma non vorrei fermarmi solo a Metal Gear Survive perché il discorso potrebbe espandersi in innumerevoli direzioni. Se un gioco di calcio non si chiama FIFA allora questo non andrebbe giocato? Se un RPG ha nel suo nome Skyrim allora non merita di essere giocato? Probabilmente leggendo l'articolo istintivamente la risposta sarebbe no, ma la verità è che il mondo discrimina a priori i titoli, ai videogiocatori non importa che un videogioco sia fatto come si deve, importa solo che sia affermato, indipendentemente dal resto.

"Non giudicare un libro dalla copertina": una frase semplice, ma vera. Applichiamola sempre, non solo con i libri. 



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