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The Handmaid's Tale: applausi.


Nella notte della consegna degli Emmy 2017, a sorpresa di molti, una serie TV nuova, di cui non molti conoscevano l'esistenza in Italia, ha stravinto, portandosi a casa innumerevoli premi. Stiamo parlando di "The Handsmaid's Tale", serie TV che quella stessa notte ha ricevuto qualche critica di troppo dai fan di Westworld e Stranger Things, quasi sicuramente senza essere stata neanche vista.
Questa vittoria schiacciante perĆ² ha creato grande interesse in me e ho iniziato a seguirla rimanendone profondamente affascinato.



Partiamo dalla trama: The Handmaid's tale narra le vicende di una societĆ  che, presa dallo sconforto per il basso numero di nascite, decide di schiavizzare le donne fertili per poter procreare quanto piĆ¹ possibile e ripopolare le cittĆ ; inoltre la nuova societĆ  cerca con la forza di riportare il mondo ai valori tradizionali in nome della Bibbia. Insomma, una nuova societĆ  estremista. La narrazione si basa in particolare su Diglen, una delle donne fertili, raccontando la sua vita del presente e quella del passato.
La storia ĆØ molto particolare e affascinante (anche se non originale dato che ĆØ tratta dall'omonimo libro), raccontata con estrema lentezza ma senza che questa pesi sul telespettatore; anzi, lo spinge a scoprire ogni minimo particolare di questa nuova e distopica societĆ . The handmaid's tale ricalca le orme di Lost proponendo svariati flashback per mettere insieme quei tasselli che hanno portato alla degenerazione della societĆ , flashback che rispetto alla narrazione del presente risultano essere piĆ¹ frenetici ma non fuori contesto.



Non mi capitava da molto di trovare una serie TV senza difetti nella sceneggiatura, ma finalmente posso dire di aver trovato un gioiellino. Persino i dialoghi sono perfetti e messi tutti al punto giusto, ma la cosa sorprendente ĆØ che tutto ciĆ² non ĆØ lontanamente paragonabile alla bellezza della regia.
E' straordinario come la societĆ  distopica non venga semplicemente raccontata attraverso dialoghi o situazioni particolari, ma anche e soprattutto grazie ai colori. Tutto sembra essere incupito, i colori freddi fanno da padroni quasi come se il calore del mondo fosse stato risucchiato. In mezzo a questo grigiore vi sono loro, le ancelle, le donne fertili, con i loro vestiti rossi che vanno quasi a rompere di netto l'immagine che abbiamo i fronte. Sembra quasi che rappresentino la vera speranza di questo mondo – ed ĆØ cosƬ –, ma sarĆ  la speranza per ritornare a ripopolare le cittĆ  o la speranza di ritornare alla societĆ  precedente? Un gran bel dubbio.

ƈ difficile perĆ² raccontare la bellezza visiva di questa serie, io non posso far altro che invitare caldamente a vederla perchĆ© ĆØ qualcosa di straordinario. So inoltre che in tanti hanno storto il naso vedendo The handmaid's tale vincere innumerevoli premi, ma dategli una possibilitĆ  e poi ne potremo riparlare.


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