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"Tales of Berseria": Un gioco vecchio dentro.


Tales of Berseria è un JRPG sviluppato dalla Bandai Namco Entrertainment, rilasciato nel gennaio del 2017 per PC e PS4.

Vendetta. Questa è la parola chiave del videogioco. Durante una notte scarlatta, la giovane protagonista Velvet Crowe e il suo fratellino Laphicet, perdono la loro sorella maggiore Celica a causa di un attacco da parte degli abitanti del loro villaggio trasformatisi in demoni in seguito ad una terribile malattia che affligge tutto il regno: la demonite. Da quel giorno i ragazzi inizieranno a convivere insieme a loro cognato Artorius, marito di Celica, trascorrendo una vita tranquilla fino al settimo anniversario della morte della loro sorella. In quella notte una nuova luna scarlatta sorgerà, ma questa volta, oltre alla trasformazione degli abitanti del villaggio, accadrà un'altra cosa che segnerà per sempre la vita di Velvet. Artorius deciderà infatti di sacrificare Laphicet, attraverso un particolare rituale, per porre rimedio alla demonite. Velvet rimarrà tremendamente scossa, tanto da trasformarsi in demone (anche se solo in parte). In breve tempo però viene catturata e buttata in una cella dagli esorcisti, un'alleanza di potenti guerrieri che hanno il compito di difendere il regno dai demoni, di cui fa parte lo stesso Artorius.
Dopo tre anni però, un Malak - uno spirito vincolato ad un esorcista - le consente di fuggire, e da quel momento inizierà la sua avventura alla ricerca di Artorius e della sua vendetta. 


Incipit particolare e interessante quello di Tales of Berseria, raccontato anche in maniera pregevole. Il gioco mette in evidenza una protagonista che poco spesso si vede. Una protagonista che non vuole salvare persone, il mondo o cose simili. No, lei vuole semplicemente vendetta e la otterrà a qualsiasi costo, anche se dovesse uccidere ogni abitante del regno, prima. Nonostante questa furia cieca che attanaglia il suo cuore, diverse saranno le persone che si uniranno a lei in questo viaggio, per diversi motivi. Ma come lei, nessuno di questi compagni rappresenterà il classico compagno di viaggio. Ognuno di loro avrà delle caratteristiche particolari che ben si distaccano dalla comune tradizione.



Il sistema di gioco è dei più classici. Siamo nel bel mezzo di un vasto mondo diviso in tante micro-aree dove il nostro compito è quello di ricercare il nostro obbiettivo mostrato sulla mappa e portarlo a termine affrontando i lunghi dungeon e i mostri che ci si porranno davanti. Nel frattempo però, potremmo goderci le narrazioni opzionali, che ci offrono un'alternativa ironica per aiutarci a smorzare il tono drammatico della narrazione, a queste si andranno ad aggiungere altre simpatiche opzioni come la possibilità di curare l'estetica dei personaggi, la possibilità di cucinare per aumentare vita e aiutarci nei combattimenti, o ancora la possibilità di inviare delle spedizioni navali per ricercare cibo e oggetti preziosi.
Ora però, iniziano i primi problemi del gioco. Sebbene l'esplorazione sia un elemento di per se interessante, il gioco risulta essere particolarmente noioso. I vari dungeon che visiteremo infatti, presentano una struttura simile in tutte le loro aree, sembra quasi di rimanere fissi nello stesso punto. A questo si aggiunge una velocità relativamente bassa nel movimento (almeno fin quando non si scopriremo la geotavola che ci aiuterà in questo senso) e soprattutto uno spropositato numero di oggetti sparsi nella mappa che bloccano continuamente l'esplorazione per ricevere nella gran parte dei casi oggetti che oserei definire inutili. Logicamente possiamo evitare tali oggetti ma poi sentiremo dentro di noi quella vocina che dice "E se fosse stato un oggetto importante?".
Oltre agli oggetti la nostra corsa verrà spesso interrotta da elementi ambientali che facilmente potremo eliminare (e sorge spontanea la domanda: "perché metterli se basta un tasto per eliminarli?") ma soprattutto le continue interruzioni per dar spazio alla narrazione, che è sicuramente interessante, ma vedere il gioco interrompersi continuamente risulta essere molto frustrante.

Offrono invece qualche gratificazione in più gli scontri. Nel momento in cui entreremo a contatto con un nemico, accederemo alla modalità di combattimento basata sulla concatenazione di vari attacchi a nostra disposizione. Questi attacchi saranno regolati dal numero di "anime" in nostro possesso (dei piccoli rombi quadrati nella schermata). Più ne abbiamo e più possibilità abbiamo di effettuare lunghe combo che consentono di causare un danno maggiore. Se queste sono a 0 però, il nemico può facilmente interrompere i nostri attacchi e facilmente danneggiarci. Le varie anime potranno essere acquisite durante il duello sconfiggendo nemici, stordendoli o causandogli delle alterazioni di stato, ma attenzione: anche gli stessi nemici potranno fare le stesse e identiche cose contro di noi.
Oltre alle comuni tecniche di combattimento i nostri alleati potranno usufruire anche di abilità speciali che consentono di causare facilmente ingenti danni, ma il tutto potrà essere utilizzato sfruttando le nostre anime, quindi bisogna gestire opportunamente ogni nostra mossa. 

Sebbene variegato, il combattimento a lungo andare potrebbe diventare un po' ripetitivo considerando anche la longevità del gioco, ma ovviamente è un'opinione che varierà da individuo ad individuo.



Lo stile del gioco si basa sul disegno anime, perciò sebbene non eccezionale, risulta molto gradevole da guardare. Da segnalare in positivo lo stile dei nemici, molto particolari e belli da vedere, cosa che potremmo dire anche dei personaggi principali. Da segnalare in negativo invece gli NPC veramente poco caratterizzati come del resto anche alcune ambientazioni nei dungeon come precedentemente spiegato.
Il sonoro non è nulla di eccezionale, ma nel complesso, insieme alla grafica, riesce ad offrire una piacevole esperienza di gioco.


In conclusione, il gioco di per se non è per nulla male, ma presenta alcune caratteristiche della vecchia scuola che oggigiorno in molti potrebbero non apprezzare. Nonostante tutto però, è forte nella sua trama che riesce in poco tempo a coinvolgerti e a farci sorvolare su alcuni difetti e ci regala un sistema di combattimento molto interessante e soprattutto molto bello da vedere grazie alle innumerevoli successioni di colpi che si riescono a vedere su schermo in poco tempo. Insomma, abbastanza bello, ma non per tutti, in ogni caso non è da accantonare l'idea di provarlo.


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