Pages

"Perdersi": Quando la peggiore delle malattie è la più sottovalutata

Primo capitolo della rubrica "Libri consigliati"  dove consiglierò libri che mi hanno particolarmente colpito, emozionato o magari libri particolarmente criticati sul web ma che hanno comunque un enorme potenziale. Cercherò ovviamente di essere limitato nei dettagli per non svelare l'intera trama del libro e spero, in qualche modo, di riuscire a catturare la vostra attenzione in modo da poter dare spazio a questi titoli che a mio parere meritano di essere letti.


Il libro che desidero consigliarvi oggi è Perdersi di Lisa Genova.





L'autrice è una Neuropsichiatra laureata all'università di Harvard ed ha dedicato la sua vita allo studio di gravi malattie patologiche quali depressione, morbo di Parkinson e morbo di Alzheimer e proprio quest'ultimo è il tema principale del libro.
La narrazione si basa su una donna, Alice, di quasi cinquant'anni. Nella sua vita ha raggiunto numerosi traguardi, ed oggi si ritrova una ad essere un'affermata professoressa di psicologia all'università di Harvard e a possedere anche una splendida famiglia.
La sua vita quindi va a gonfie vele fin quando però, non le viene diagnosticata una forma presenile di Alzheimer. La donna purtroppo subirà un lento decadimento che la porterà a vedere "polverizzarsi" la sua intera vita.
Vista così sembrerebbe la classica storiella triste, ma c'è un motivo se questo libro mi ha particolarmente colpito ed oggi sono qui a consigliarvelo: LA CONOSCENZA!
Fermatevi a riflettere un momento: in quanti banalizzano sull'Alzheimer? Tanti! E lo ammetto, anche io inizialmente non la reputavo chissà che: "Insomma "- mi dicevo - "che sarà mai dimenticare le cose!?". A questa domanda retorica oggi ho una risposta: E' la peggior cosa che possa accadere. Attraverso questo romanzo sono riuscito a comprendere cosa effettivamente cambi nella vita di una persona affetta da questa malattia, e no, non si tratta di dimenticare le chiavi di casa, dove ho lasciato la macchina o altre cose simili, si tratta di dimenticare se stessi, si tratta di diventare un essere vuoto.
Ricordo una frase del libro dove la protagonista affermava che avrebbe preferito essere colpita da un cancro piuttosto che dell'Alzheimer perché un cancro ti distrugge fisicamente, ti porta alla morte, ma nonostante tutto ti consente di essere una persona fino alla fine, mentre l'Alzheimer distrugge la tua mente, distrugge la tua vita passata fin quando non diventerai un essere privo di qualsiasi ricordo o conoscenza.



Basandoci sugli aspetti più "tecnici", il libro è molto scorrevole con una narrazione incentrata esclusivamente sul punto di vista della protagonista facendo trasparire nel migliore dei modi ogni sensazione ed ogni emozione provate dalla donna affetta da malattia, senza tralasciare però persone a lei vicine che sono costretti a fronteggiare con lei questo momento negativo. Ci si riesce ad immedesimare molto nella protagonista creando (almeno personalmente è successo) una sorta di parallelo con la nostra vita facendo provare anche un certo timore per ciò che ci potrebbe accadere in futuro.
Un valore aggiunto del libro è il fatto che l'autrice non ha deciso di divulgare gli aspetti relativi all'Alzheimer attraverso un saggio scientifico, ma bensì attraverso la narrazione di una vicenda familiare che consente ai lettori più scettici di prendere in mano il libro ritrovandosi con svariate nuove nozioni oltre che ad una buona lettura.
Insomma, se avete voglia, ma sinceramente, anche se non ne avete, prendete in mano questo libro perché ritengo sia un dovere informarsi, specialmente per situazioni come queste che potrebbero capitare a chiunque.










Link per acquistare Perdersi: 
Still Alice. Perdersi. Senza ricordi non c'è presente

Ps. Titolo e copertina sono leggermente diversi in quanto riprendono alcune delle caratteristiche del film tratto dal libro.






















Nessun commento:

Posta un commento