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13 reasons why: è SOLO un buon intrattenimento.


13 reason why, una serie TV che tanto ha fatto parlare di se. Una serie TV che ha acceso gli animi dei giovani ragazzi che chissà perché l'hanno ritenuta motivo d'ispirazione. Una serie TV, che purtroppo, è stata sopravvalutata all'inverosimile.

La trama, chi più e chi meno, la conosciamo tutti: una giovane ragazza si toglie la vita, ma prima di farlo decide di registrare alcune cassette nelle quali spiega il motivo del suo gesto accusando svariate persone di averla portata al gesto estremo.

Trama abbastanza interessante che se sviluppata bene, è logico pensare, possa essere un monito per tutti gli adolescenti. Purtroppo però non è stato così: le potenzialità c'erano ma alla fine dei conti ne è uscito solo una discreta serie TV che ci può solo intrattenere e nient'altro. 

Partiamo da quelli che sono gli aspetti positivi. 13 è una serie TV che mantiene sempre alto il livello di interesse dello spettatore per merito (o forse è meglio dire a causa) di Clay, che impiega un tempo smisurato per ascoltare le cassette: in questo modo lo spettatore ha dentro una forte curiosità di scoprire tutti i dettagli e le colpe della persona incriminata.
Recitazione e regia meritano una nota positiva, nulla da ridire a riguardo considerando anche la giovane età degli attori. Insomma, l'interesse si crea, anche la trama di per sé è interessante, la parte tecnica è più che buona  pertanto non ci si pone nessuna domanda su come la serie TV sia riuscita ad avere tale successo, eppure, è triste da dire, ma non è per questo ragioni che lo ha raggiunto.




13 è stata creata per poter lanciare un messaggio ai giovani che, chissà come, hanno più o meno recepito. Il messaggio che si vuole mandare è chiaro considerando la trama ma nell'effettivo la serie non riesce ad esprimerlo, anzi, sarebbe da considerarsi del tutto diseducativa. Personalmente non ho visto nulla di istruttivo in questa serie, per svariati motivi. Innanzi tutto: di tutte le persone accusate solo una si sente in colpa per ciò che ha fatto, gli altri continuano tranquillamente a pensare alla loro immagine e niente più. Vedere che il suicidio di una ragazza non li ferma minimamente perché il tutto dovrebbe sensibilizzare un ragazzo o meglio un bullo?;
Ma, cosa gravissima, non esiste la luce in fondo al tunnel! Qualsiasi strada intrapresa da Hannah per potersi risollevare un po' è sempre e comunque sbagliata, anche quella di parlare con un professore. 



Come può una serie TV del genere essere educativa? Aiutare in qualche modo le persone in difficoltà ed eventualmente sensibilizzare i bulli? Mi sembra assurdo, eppure la stragrande maggioranza del suo pubblico l'apprezza proprio perché ne vede un fine educativo ed anzi, hanno voglia di farla vedere nelle scuole (giusto per traumatizzare un po' di più le persone in difficoltà).



Io ripeto, la serie TV di per se è apprezzabile, non perfetta (badate bene: ci sono alcuni episodi pesanti all'inverosimile e probabilmente abbreviarli un po' avrebbe reso la visione più gradevole, sono presenti numerosi stereotipi sulla vita adolescenziale) ma in generale il giudizio è positivo. Non apprezzo però chi la vuole spacciare per un telefilm educativo, quando, come ho già spiegato, non può esserlo sotto nessun punto di vista.
Ma purtroppo mi rendo conto che non si riesce più a vedere un film o una serie TV con il giusto senso critico, è una brutta piaga che per forza di cose ci porterà ad avere prodotti sempre più scadenti.

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