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"Brothers: A tale of two sons": l'importanza della cooperazione


Inizio questa recensione specificando che ho iniziato a giocare al titolo senza nessuna informazione a riguardo che avrebbe potuto in qualche modo anticiparmi ciò che mi sarei trovato davanti, dunque questo fattore è fondamentale per poter intendere al meglio la recensione.

Brothers: a tale of two sons, non è un videogioco da giocare da soli. E' fatto esplicitamente per essere giocato in multiplayer... ma con un solo joypad.
Ci si troverà infatti a controllare due personaggi i quali controlli sono disposti in modo speculare nel joypad: la parte destra ne controllerà uno, la parte sinistra un altro. 
Il modo migliore per giocare a questo videogioco è quindi quella di tenere una parte del joypad con una mano e lasciare l'altra metà alla mano del nostro compagno. In tal modo l'esperienza - particolarmente strana per i primi minuti - risulterà essere molto divertente e appagante, complice anche il semplicissimo sistema di comandi(saranno utilizzabili infatti solo lo stick per muovere il personaggio, e il grilletto per farlo interagire) che concederà un'esperienza semplice e divertente a discapito di una - probabilmente - noiosa e macchinosa.


Io ho giocato però questo titolo da solo, purtroppo o per fortuna, e devo dire che ne sono rimasto ugualmente colpito. E' un qualcosa di estremamente personale, me ne rendo conto, però ho trovato molto appagante l'esercizio psico-fisico nel controllare due parti separate e farle interagire con l'esterno(e anche tra di loro).
Indubbiamente i primi minuti di gioco sono molto complessi sotto questo punto di vista, in fondo è un po' come provare a leggere contemporaneamente due pagine di un libro controllando separatamente gli occhi(passatemi la metafora), però una volta presa l'abitudine sarà molto divertente concentrarsi separatamente sui due protagonisti.

Non essendo uguali a livello di "abilità", sarà molto importante gestire bene i due fratelli, che avranno, in quasi tutti i mini-giochi e rompicapo presenti nel gioco, un ruolo cucito su quello che sono capaci di fare: il fratello minore, per esempio, passa attraverso delle sbarre molto facilmente, mentre il maggiore è capace di portare l'altro sulle spalle nuotando, al fine di attraversare un corso d'acqua. Dunque la semplicità dei comandi è affiancata ad una grande varietà di interazioni messe a disposizione del gioco. 

Nota di merito all'ambientazione fantasy e molto cartoonesca, dolce e armoniosa. Un luogo dove voler davvero vivere(il videogioco riserverà dei momenti dedicati quasi esclusivamente alla contemplazione del panorama offerto da una grafica non incredibilmente sviluppata ma nel complesso particolarmente d'impatto).


In conclusione, senza svelare nulla riguardo la trama, Brothers: a tale of two sons è un videogioco che insegna quanto sia importante aiutarsi a vicenda per superare le difficoltà. L'aiuto reciproco tra i due fratelli e da parte dei personaggi esterni che si incontreranno nel gioco si dimostreranno indispensabili per andare avanti. 
Una metafora sulla solidarietà, sul lavorare insieme, sull'importanza della collaborazione.




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