Benvenuti in questo nuovo capitolo della rubrica "Videogiochi consigliati", rubrica dove vi consiglierò vari giochi, per lo più poco conosciuti, che sono riusciti ad impressionarmi già dalle prime ore di gioco. Da notare che ogni episodio potrebbe essere diviso in due parti: una parte iniziale dove vi espongo le mie considerazioni "a caldo", ed una a gioco concluso. In questo modo spero vivamente di riuscire a farvi scoprire qualche titolo interessante.
Il titolo che voglio consigliarvi oggi ĆØ The Vanishing of Ethan Carter.
Il titolo che voglio consigliarvi oggi ĆØ The Vanishing of Ethan Carter.
The Vanishing of Ethan Carter ĆØ un videogioco che definirei "potente". Di una potenza malinconica, cupa, di una suggestivitĆ che ha pochi eguali nel mondo videoludico.
La perizia visiva messa in gioco ĆØ estrema, con texture ad altissima definizione che danno una sensazione di realtĆ che ĆØ essenziale per godere di un videogioco che vive di immersione, di pochi dialoghi sebbene essenziali, e di totale assenza di azione.
L'investigatore del paranormale, Paul Prospero, riceve una lettera dal sedicenne Ethan Carter, che lo spinge a viaggiare nella terra natale del ragazzo, Red Creek Valley, nella quale dovrà indagare su alcuni strani omicidi.Questo titolo è una vera e propria avventura filmica, nella quale il comparto grafico gioca un ruolo di estrema importanza. Sarà infatti grazie alla resa visiva che più volte ci fermeremo a guardare gli stupendi scorci offerti da Red Creek, cercando noi stessi delle "inquadrature" da mettere su una cartolina.
La perizia visiva messa in gioco ĆØ estrema, con texture ad altissima definizione che danno una sensazione di realtĆ che ĆØ essenziale per godere di un videogioco che vive di immersione, di pochi dialoghi sebbene essenziali, e di totale assenza di azione.
Il comparto sonoro ĆØ strabiliante. A tratti diventa veramente inquietante, ma mantiene sempre dei toni molto malinconici, cupi, lenti, con delle dissolvenze essenziali per esaltare alcune situazioni essenziali per lo svolgimento delle varie investigazioni.
Questo gioco ĆØ un'esperienza narrativa che non ti tiene per mano.
La tag line del videogioco ĆØ esemplificativa del suo gameplay.
Non c'è una via da seguire, le investigazioni possono essere eseguite nell'ordine che preferiamo, a seconda del nostro approccio al titolo, e questo è uno dei suoi pregi più grandi. La storia si chiude comunque al di là delle nostre scelte, e questo conferisce al gioco una potenza di scrittura di una certa solidità . Avremo infatti chiaro tutto quello che ci succede indipendentemente dall'ordine in cui decideremo di portare avanti le investigazioni.
Ovviamente, al contrario di come si possa pensare, i mini-giochi che ci permetteranno di andare avanti sono connessi tra di loro senza però intralciarsi, consentendo quindi al giocatore di operare nel modo più consono alla sua sensibilità .
Altro pregio del gioco, sembrerà strano, è la sua durata effettiva. Innanzitutto un gioco del genere, che non offre nulla a livello di gameplay, non può creare una storia troppo dilatata in quanto diventerebbe estremamente monotono. Se giocato senza fronzoli la sua durata è di qualche ora, se non fosse per un fattore importantissimo di cui ho parlato prima: il suo comparto tecnico.
Perdersi in certi luoghi, ammirando ed ascoltando, è ciò che allungherà l'esperienza di gioco, che "rallenta" le mosse del giocatore senza risultare tedioso.
Non c'è una via da seguire, le investigazioni possono essere eseguite nell'ordine che preferiamo, a seconda del nostro approccio al titolo, e questo è uno dei suoi pregi più grandi. La storia si chiude comunque al di là delle nostre scelte, e questo conferisce al gioco una potenza di scrittura di una certa solidità . Avremo infatti chiaro tutto quello che ci succede indipendentemente dall'ordine in cui decideremo di portare avanti le investigazioni.
Ovviamente, al contrario di come si possa pensare, i mini-giochi che ci permetteranno di andare avanti sono connessi tra di loro senza però intralciarsi, consentendo quindi al giocatore di operare nel modo più consono alla sua sensibilità .
Altro pregio del gioco, sembrerà strano, è la sua durata effettiva. Innanzitutto un gioco del genere, che non offre nulla a livello di gameplay, non può creare una storia troppo dilatata in quanto diventerebbe estremamente monotono. Se giocato senza fronzoli la sua durata è di qualche ora, se non fosse per un fattore importantissimo di cui ho parlato prima: il suo comparto tecnico.
Perdersi in certi luoghi, ammirando ed ascoltando, è ciò che allungherà l'esperienza di gioco, che "rallenta" le mosse del giocatore senza risultare tedioso.
Non voglio aprir bocca riguardo alcuni dettagli che potrebbero potenzialmente giovare all'articolo, perché il minimo spoiler rovinerebbe COMPLETAMENTE l'esperienza di gioco. Mi sento però di dare un consiglio che secondo me è fondamentale per approcciarsi bene al gioco: mettete le cuffie, rilassatevi, godetevi ogni nota e ogni foglia che svolazza davanti a voi, non abbiate fretta di concludere il titolo, prendetevi il tempo di cui avete bisogno. Se non riuscite a risolvere un enigma passate avanti. I mini-giochi non sono fatti per infastidirvi, ma per stuzzicarvi, quindi rapportatevi a loro con grinta e non con desiderio e brama di andare avanti.
The Vanishing of Ethan Carter ĆØ un videogioco che non piacerĆ probabilmente a chi ĆØ abituato a giochi esageratamente action, o a chi non ĆØ amante del cupo, dell'horror(a tratti il gioco lo sarĆ ), ma ĆØ un gioco la cui qualitĆ ĆØ inopinabile e che tutti gli amanti della contemplazione, dell'immersione, dell'amore per le storie ben raccontate, non potranno farsi scappare.
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