Benvenuti in questo nuovo capitolo della rubrica "Recommended Games", rubrica dove vi consiglierò vari giochi, per lo più poco conosciuti, che sono riusciti ad impressionarmi già dalle prime ore di gioco. Da notare che ogni episodio potrebbe essere diviso in più parti: una parte iniziale dove vi espongo le mie considerazione "a caldo", ed una seconda dove vi espongo le mie considerazioni finali a gioco concluso. In questo modo spero vivamente di riuscire a farvi scoprire qualche titolo interessante.
Quest'oggi concluderemo con Inside.
Rieccomi quindi a parlare di Inside dopo le mie considerazioni a caldo (Se ancora non lo avete fatto vi invito a leggerle al seguente link: "Inside: considerazioni a caldo") e soprattutto, dopo aver concluso il gioco.
Ho parlato molto nel precedente articolo di storia misteriosa e da scoprire e ammetto che nonostante abbia finito il gioco, tutt'ora, non sono riuscito ad identificare in maniera decente la storia. Si, molte sono le idee, ma non convincono fino in fondo, ma questa è una caratteristica molto affascinante del gioco: Ognuno può immaginarsi la storia che vuole con gli elementi che ha a disposizione, nessuno avrà ragione e nessuno avrà mai torto.
Vorrei sottolineare una cosa però, Inside ha anche un secondo finale che si può sbloccare mettendo in pratica determinate cose, ma non sarò io a spiegarvelo: Non sono un amante dei "Finali alternativi", mi da l'idea di qualcuno che voglia mettere d'accordo tutti senza essere convinto fino in fondo delle scelte fatte in precedenza, quindi perdonatemi se non ve lo spiegherò.
Ritornando nello specifico del gioco, nonostante la storia mi abbia lasciato molti dubbi in testa, sono ancora qui a consigliarvelo. Inside, nelle sue poche ore di gioco, offre un'esperienza magnifica: Pochi giochi negli ultimi anni mi hanno mantenuto con lo sguardo fisso e attento sullo schermo, cercando di captare ogni singolo dettaglio per poter risolvere il più grande enigma del gioco che, come avrete già capito, è la sua stessa storia.
Un gameplay semplice accompagna le ore di gioco, ma è normale, il protagonista stesso è un bambino, ci sta che le sue abilità siano limitate. Ma badate bene: avere un gameplay semplice non significa per forza che anche gli enigmi del gioco siano semplici! Anzi, ho apprezzato molto la difficoltà di alcuni di essi e ho notato anche una cosa particolare: Passare da un enigma complesso ad uno semplice spesso può creare difficoltà, perché si va a cercare la soluzione più complessa per qualcosa di semplice o a volte anche banale.
Ovviamente il gioco presenta anche qualche pecca: Non è possibile esplorare più di tanto, infatti, quasi sempre, è indispensabile visitare ogni "luogo" per proseguire nel gioco. A volte inoltre bisogna ritornare sui propri passi per completare un enigma, e non si tratta sempre di "pochi passi". Per quanto sia bello rivedere le ambientazioni ritornare indietro a volte risulterà un po' seccante, ma per fortuna il gioco dura poco quindi non ci sarà neanche il tempo per lamentarsi di queste piccolezze.
Siamo giunti alla fine dunque e il mio consiglio rimane identico a quello detto nelle considerazioni a caldo: Provate Inside, intraprendete questa nuova esperienza e difficilmente ne rimarrete delusi e si vi ricorderete di questo articolo tornate pure qui, insieme magari, riusciremo a ricostruire la storia di questo splendido gioco.
Rieccomi quindi a parlare di Inside dopo le mie considerazioni a caldo (Se ancora non lo avete fatto vi invito a leggerle al seguente link: "Inside: considerazioni a caldo") e soprattutto, dopo aver concluso il gioco.
Ho parlato molto nel precedente articolo di storia misteriosa e da scoprire e ammetto che nonostante abbia finito il gioco, tutt'ora, non sono riuscito ad identificare in maniera decente la storia. Si, molte sono le idee, ma non convincono fino in fondo, ma questa è una caratteristica molto affascinante del gioco: Ognuno può immaginarsi la storia che vuole con gli elementi che ha a disposizione, nessuno avrà ragione e nessuno avrà mai torto.
Vorrei sottolineare una cosa però, Inside ha anche un secondo finale che si può sbloccare mettendo in pratica determinate cose, ma non sarò io a spiegarvelo: Non sono un amante dei "Finali alternativi", mi da l'idea di qualcuno che voglia mettere d'accordo tutti senza essere convinto fino in fondo delle scelte fatte in precedenza, quindi perdonatemi se non ve lo spiegherò.
Ritornando nello specifico del gioco, nonostante la storia mi abbia lasciato molti dubbi in testa, sono ancora qui a consigliarvelo. Inside, nelle sue poche ore di gioco, offre un'esperienza magnifica: Pochi giochi negli ultimi anni mi hanno mantenuto con lo sguardo fisso e attento sullo schermo, cercando di captare ogni singolo dettaglio per poter risolvere il più grande enigma del gioco che, come avrete già capito, è la sua stessa storia.
Un gameplay semplice accompagna le ore di gioco, ma è normale, il protagonista stesso è un bambino, ci sta che le sue abilità siano limitate. Ma badate bene: avere un gameplay semplice non significa per forza che anche gli enigmi del gioco siano semplici! Anzi, ho apprezzato molto la difficoltà di alcuni di essi e ho notato anche una cosa particolare: Passare da un enigma complesso ad uno semplice spesso può creare difficoltà, perché si va a cercare la soluzione più complessa per qualcosa di semplice o a volte anche banale.
Ovviamente il gioco presenta anche qualche pecca: Non è possibile esplorare più di tanto, infatti, quasi sempre, è indispensabile visitare ogni "luogo" per proseguire nel gioco. A volte inoltre bisogna ritornare sui propri passi per completare un enigma, e non si tratta sempre di "pochi passi". Per quanto sia bello rivedere le ambientazioni ritornare indietro a volte risulterà un po' seccante, ma per fortuna il gioco dura poco quindi non ci sarà neanche il tempo per lamentarsi di queste piccolezze.
Siamo giunti alla fine dunque e il mio consiglio rimane identico a quello detto nelle considerazioni a caldo: Provate Inside, intraprendete questa nuova esperienza e difficilmente ne rimarrete delusi e si vi ricorderete di questo articolo tornate pure qui, insieme magari, riusciremo a ricostruire la storia di questo splendido gioco.
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